Birra Artigianale senza glutine

Birra artigianale senza glutine, ecco le novità!

La birra artigianale senza glutine è la risposta del settore brassicolo alle giuste esigenze dei consumatori affetti da celiachia che non intendono rinunciare a bere una bevanda di qualità. Sono sempre di più coloro che si rivolgono alla birra artigianale, vista come un modo per non dover adeguare il proprio palato al gusto spesso standardizzato e privo di personalità delle birre tradizionali in commercio.

Tra queste persone vi sono naturalmente anche i celiaci, almeno quelli che vorrebbero soddisfare la voglia di una birra diversa dal solito. Una considerazione che è stata naturalmente presa in carico dai birrifici artigianali, in modo da non tagliare fuori in partenza una fetta di mercato di una certa consistenza, se solo si pensa che almeno una persona su cento soffre di celiachia, in Italia e nel mondo.

birra senza glutine bottiglia - EFW

In pratica esistono due modi per avere un prodotto privo di glutine: il primo consiste nell’utilizzazione di materie prime che ne siano già prive in partenza, come il grano saraceno, il miglio, il mais, la quinoa, il sorgo, il riso o altri succedanei del malto. Il secondo modo è quello di togliere il glutine alle birre artigianali che prevedano la presenza di malto d’orzo. Nonostante la difficoltà di reperire sostanze prive in partenza di glutine, come quelle elencate, il primo metodo è solitamente il più percorribile.

La legislazione italiana sulla birra per celiaci

Va ricordato che la legislazione del nostro paese, prevede che rientrino nella categoria delle birre senza glutine destinate ai celiaci le bevande alcooliche a base di malto, che però vedano l’utilizzazione di cereali che non siano frumento o orzo. In base alla normativa vigente sul territoprio nazionale, l’etichetta di una birra può riportare una dicitura che si basa sulla presenza di una quantità di glutine inferiore a meno di venti ppm (parti per milione),senza glutine, oppure una seconda riservata a quelle con contenuto di glutine molto basso, in cui lo stesso può andare da ventuno a cento parti per milione.

Perché non l’orzo?

Proprio l’orzo e i cereali, impiegati largamente nella produzione brassicola, hanno sempre costituito un problema insormontabile per i celiaci, in quanto vedono una rilevante presenza di glutine. Proprio per aggirare questo problema e dare vita ad una birra artigianale in grado di essere consumata anche dai celiaci, i produttori del settore hanno perciò scelto la strada che prevede l’impiego di cereali in cui il glutine sia presente, ma in quantità minima e tale da non attentare perciò alla salute di questa particolare categoria di consumatori. A questa scelta se ne è poi aggiunta una seconda, quella tesa alla riduzione del glutine presente nell’orzo, che è però praticamente appannaggio dei birrifici tradizionali.

La birra senza glutine in commercio

birra senza glutine in commercio - EFW

Naturalmente anche le birrerie tradizionali hanno cercato dal canto loro di dare una risposta al problema dei celiaci. Sul mercato sono infatti presenti tipologie di bevanda che sono il risultato di un processo di lavorazione estremamente complicato, il quale tende a ridurre la quantità di glutine all’interno dell’orzo a quantità minime, ovvero sotto le sei parti per milione. Realizzate sulla base del Regolamento 41 risalente al 2009, sono però il frutto di una lavorazione molto costosa, tale da non poter essere affrontata dai birrifici artigianali.

L’importante è bere con moderazione

Chi beve birra essendo affetto da celiachia, dovrebbe però attenersi ad una raccomandazione molto importante: bere con moderazione. Se infatti l’esistenza di birra artigianale senza glutine consente anche ai celiaci di soddisfare la propria voglia di bere questa bevanda, può anche succedere che un uso senza freni porti al superamento della soglia giornaliera che non dovrebbe essere oltrepassata per non correre rischi. In pratica, i celiaci possono bere birra senza glutine, ma stando bene attenti a non oltrepassare certi limiti.