Miniguida alla birra trappista

Una definizione di birra trappista

La birra trappista è uno dei prodotti più conosciuti e popolari che vengono realizzati e commercializzati dai monaci trappisti e non va confusa con la birra d’abbazia.

Perché una birra si possa definire “trappista” deve soddisfare i seguenti criteri:

1. La birra essere prodotta all’interno delle mura di un’abbazia trappista da parte di monaci trappisti o sotto il loro controllo.

2. Il birrificio dove viene prodotta deve essere subordinato al monastero ed essere in linea con il progetto monastico.

3. Il birrificio non deve avere come scopo finale il profitto, ma i guadagni devono servire al sostentamento dei monaci ed alla manutenzione degli edifici in cui i monaci vivono. Il restante viene donato ad associazioni caritatevoli e a persone in difficoltà economiche.

E’ necessario inoltre che tutti i birrifici trappisti rispondano alle norme igieniche e di sicurezza e offrano un servizio di attenzione al consumatore.

La birra trappista: un po’ di storia

Monaco trappista - Enjoy Food & Wine
I monaci trappisti seguono la regola di San Benedetto e appartengono all’Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza (O.C.S.O.), che fu fondato nel XVII secolo da Armand Jean Le Bouthillier de Rancé.
De Rancé introdusse una rigida regola monastica basata sul silenzio, sulla contemplazione e sul lavoro manuale in accordo con la regola di San Benedetto “Ora et labora”, motivo per il quali i monaci erano soliti commercializzare i beni che producevano all’interno del monastero, come formaggio, pane, piccoli oggetti, tessuti e bevande alcoliche. Da qui la tradizione legata alla produzione della birra trappista, prodotta con ingredienti semplici e genuini, considerate tra le migliori del mondo.

Quali birre possono riportare il marchio ITA?

Nel 1997, otto Abbazie trappiste (sei belghe: Chimay, Orval, Rochefort, Westmalle, Westvleteren e Achel, una tedesca, Mariawald e una olandese, Koningshoeven) decisero di fondare l’Associazione Trappista Internazionale (ITA), che ha lo scopo di tutelare tutti gli autentici prodotti trappisti.
Ad oggi solo i seguenti birrifici sono autorizzati ad etichettare le proprie birre con il marchio “Authentic Trappist Product”: Achel, Chimay, La Trappe, Orval, Rochefort, Westvleteren, Westmalle, e le birre di Stift Engelszell (Gregorius and Benno), Zundert (Olanda) e Spencer (USA).