Le caratteristiche del vino biologico: quali sono?

Un po’ di storia…

Viticoltura e vinificazione sono pratiche che risalgono a 7.000 anni fa e si ritiene che la culla della viticoltura sia stata la regione del Caucaso, sebbene alcune testimonianze riportino tracce di coltura della vite anche in Oriente.
A partire dagli anni ’60 in Italia, con la Rivoluzione Verde, alcuni viticoltori hanno deciso di adottare delle tecniche di coltivazione che prevedevano la protezione delle piante a prescindere dai prodotti chimici di sintesi, momento che segna l’inizio della moderna viticoltura ecologica.
E’ stata così riconosciuta la necessità di un riconoscimento ufficiale, e pertanto negli anni ’80 sono state fondate alcune associazioni di agricoltura biologica che hanno delineato le caratteristiche del vino biologico.
Dal 1991 sono sorte a livello europeo norme comuni per la produzione di uve da agricoltura biologica, ma è dal 2012 che esiste un disciplinare europeo riguardante la gestione della cantina e la vinificazione biologica.

Quali sono le caratteristiche del vino biologico?

Logo biologico - Enjoy Food & Wine

Con il termine “vino biologico” ci si riferisce a un prodotto ottenuto dalla coltivazione di uve con metodi biologici. E’ infatti estremamente difficile che un vino “in sé” sia bio, in quanto alcune sostanze (ad es. i solfiti) sono comunque ammesse.
Negli ultimi anni in Italia si sono diffuse la necessità di un’agricoltura sostenibile e la pratica di metodi colturali biologici, basati sulla volontà di evitare prodotti chimici di sintesi tanto sul terreno che sulle piante e sui frutti.
Lo stesso principio va applicato alla viticoltura, che presta notevole attenzione alla tutela dell’equilibrio naturale del vigneto e dell’ambiente che lo circonda, mirando al mantenimento della fertilità del suolo attraverso la promozione di processi naturali biologici e sistemi chiusi.

Vino naturale, vino bio, vino biodinamico

Uva nera tramonto| Enjoy Food & Wine

Dopo aver scoperto le caratteristiche del vino biologico, parliamo di vino naturale e biodinamico.

Il vino naturale è caratterizzato dal fatto che al mosto non viene aggiunta alcuna sostanza, nemmeno l’anidride solforosa, acidi o altri correttivi.
Il vino biodinamico proviene da uve prodotte secondo il metodo biodinamico, formulato negli anni ’20 del 1900 dall’austriaco Rudolf Steiner.

I tre principi fondamentali della coltivazione biodinamica sono:
– il mantenimento della fertilità della terra;
– l’aumento del livello di resistenza delle piante a parassiti e malattie;
– l’alta qualità.

Come riconosco un vino “biologico”?

Il consumatore che vuole scegliere un prodotto biologico può orientarsi leggendo l’etichetta; se la bottiglia riporta la scritta “prodotto da agricoltura biologica” e la certificazione dell’ente preposto (Amab, Aiab, Imc) sarà sicuramente un vino bio.
Se, invece, il vino è biodinamico sarà l’ente Demeter a concedere la certificazione, e riporterà la dicitura “prodotto da agricoltura biodinamica”. Bisogna prestare molta attenzione quindi al momento di effettuare la nostra scelta.

 

Fonti immagini:

www.bioradar.net
www.jasciemarchesani.it
cdn-1.pianetagreen.it

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