Casatiello Napoletano: storia, ricetta e segreti

Casatiello: il Re delle torte pasquali

E’ un vero e proprio orgoglio campano, il Casatiello ha la sua massima produzione nel periodo pasquale e nella tradizione culinaria napoletana ha un ruolo a dir poco rilevante. Non si tratta di una ricetta a caso ma della Ricetta per eccellenza identificata con le festività e i ritrovi in famiglia, una pietanza ricca di ingredienti e sapori che affonda le sue radici nelle cucine di secoli lontani.

Cos’è il Casatiello

Il Casatiello è una torta pasquale, lievitata e salata arricchita con ingredienti saporiti; la lenta lievitazione lo rende morbido e la cottura in forno fragrante mentre la farcitura composta da ingredienti come salumi, lardo e formaggio lo rendono sostanzioso e dal sapore spiccato. Il Casatiello è ammantato da un forte valore tradizionale visto che viene consumato tipicamente durante la Pasqua condiviso con la famiglia e i parenti e nella tradizione napoletana rappresenta una caposaldo da tramandare di generazione in generazione.

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La storia del Casatiello

E’ il Re delle torte pasquali per eccellenza, il nome deriva da caso, cacio, che in dialetto napoletano indica il formaggio, ingrediente presente in abbondanti quantità nell’impasto, mentre la sua storia ha radici lontane e legate alla tradizione Cristiana. La forma a ciambella con il buco centrale simboleggia la corona di Spine di Gesù e il suo Calvario che viene celebrato durante la Pasqua. Un altro importante simbolo pasquale è rappresentato dalle uova sode che nel Casatiello si trovano sia dentro l’impasto sia sulla superficie, non del tutto coperte ma ben visibili e con il guscio; le uova sono bloccate da due fili di pasta incrociata che ricordano ancora una volta, per la loro forma a croce, il Calvario di Gesù Cristo. Il Casatiello sembrerebbe una naturale evoluzione del Tortano, uguale nell’impasto ma privo delle uova sode in superficie, che invece sono inserite solamente all’interno dell’impasto.

Gli ingredienti del Casatiello

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Innanzitutto non può mancare una dose generosa di Pecorino Romano al quale si aggiungono salame a dadini, oppure mortadella o prosciutto cotto, Parmigiano Reggiano, e a scelta anche Caciocavallo o altri formaggi saporiti. L’impasto base è composto da farina, uova, strutto, ciccioli di maiale, lievito e acqua e viene lasciato lievitare per ore. Una volta lievitato lo si lavora a forma di ciambella, si incastonano le uova con il guscio e si intrappolano con la croce di pasta. Un tocco in più è dato infine da abbondate pepe macinato che fa risaltare i sapori forti di questo ricco piatto.

I segreti di un vero Casatiello napoletano

Se volete cimentarvi nella preparazione di un Casatiello come si deve ricordate che la lavorazione richiede tempo e pazienza; la lenta lievitazione ottenuta con pasta madre è fondamentale per evitare l’effetto “mattone” e ritrovarsi una ciambella troppo compatta; un altro segreto è abbondare con il ripieno, il vero Casatiello non lesina in fatto di golosità: formaggi, ciccioli e salame devono essere abbondanti e distribuiti in tutto l’impasto. Un’accortezza particolare va data alle uova, è necessario pulirle bene dato che sono a contatto con l’impasto e se posizionate crude controllare che il guscio sia perfettamente integro per evitare rotture durante la cottura.

Se la preparazione vi sembra troppo complessa non vi resta che visitare Napoli durante i giorni della Pasqua e godere di questa delizia sfornata dai fornai esperti della città.

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