Ci sono un sacco di colori diversi per le bottiglie… ma perché il più comune è il verde?
I colori delle bottiglie di vino sono svariati, ma il più comune è il verde (non si dice infatti “verde bottiglia”?).
I Bordeaux rossi vengono generalmente imbottigliati in bottiglie verde scuro, mentre i Bordeaux bianchi secchi vengono conservati in bottiglie dal colore verde, ma più chiaro.
Ma perché il verde?
La scelta del verde
Uno dei fattori che stanno alla base di una buona conservazione del vino è la protezione dalla luce, quindi il colore della bottiglia diventa estremamente importante al momento di prolungarne la vita ed evitare l’ossidazione.
Una quantità ridotta di ossigeno è positiva per il vino in quanto permette al profumo del vino di “aprirsi”, ma se la quantità di ossigeno è esagerata porta solo a risultati negativi e al peggioramento della qualità del prodotto.
Alcuni ritengono che il colore delle bottiglie sia una conseguenza dei processi di lavorazione del passato, quando durante il processo di lavorazione e produzione del vetro si usavano componenti non perfettamente puri che davano colori tendenti al verde e talvolta al marrone.
Colore delle bottiglie e zona di produzione
Il colore delle bottiglie è inoltre spesso strettamente legato alla zona di produzione del vino.
Il flauto, per esempio, è in genere di colore verde nell’Alsazia e assume un colore marrone nella zona del Reno.
Un altro esempio è invece il colore “foglia morta”, un verde-giallo tipico di alcune bottiglie Borgognone utilizzate sia per lo Chardonnay che per il Pinot Nero che è piuttosto diffuso anche in altre parti del mondo.
Ad ogni modo, a prescindere dalle ragioni tradizionali e produttive è sempre preferibile utilizzare bottiglie di colore scuro, soprattutto per quei vini che sono destinati all’affinamento.