Ecco come invecchiare la birra artigianale

Può la birra invecchiare realmente?

La conservazione della birra artigianale

Non contenendo conservanti industriali ed avendo caratteristiche organolettiche molto delicate, la birra artigianale deve seguire un protocollo di conservazione attento. La prima cosa da vedere è la data di scadenza stampata obbligatoriamente sull’etichetta. In secondo luogo bisogna tenere le bottiglie di birra al riparo della luce diretta poichè questa incide sul proliferare dei batteri che innescano il processo di irrancidimento della bevanda.Una cantina o una dispensa fresca sono ottimi posti dove stoccare la birra. Come detto anche la temperatura ha un ruolo decisivo nella conservazione, infatti superare i sedici gradi in linea di massima comporta reazioni chimiche che alterano irrimediabilmente il sapore e la rendono poco salutare.

In ultimo bisogna evitare di conservare la birra in cantine umide insieme ad altri cibi o sostanza dall’odore molto intenso, anche se la bevanda è riparata dal fusto o dalla bottiglia, gli aromi forti possono ugualmente contaminarla e guastarla. Piccolo accorgimento che può fare la differenza nella conservazione è laposizione delle bottiglie. Non esiste una direttiva di massima universale ma è provato che quelle con il tappo a ghiera godono maggiormente della posizione verticale mentre quelle con il tappo in sughero traggono giovamento dalla posizione orizzontale con una piccola inclinazione verso l’alto di modo che il tappo non sia immerso nella birra.

Come invecchiare la birra. Non per tutte è una cosa possibileTranne per la Barley Wine.

Prima di tutto bisogna stabilire che l‘invecchamento è possibile solo per alcuni tipi di birra e che la birra in questione deve essere artigianale. Non avrebbe alcun senso infatti invecchiare una birra industriale, tanto vale berla subito perchè si otterrebbe solo una birra vecchia e non più bevibile. La stessa regola vale anche per il vino e le altre sostanze alcoliche, l’invecchiamento è un procedimento che rende ancor più pregiato qualcosa che è già pregiato in partenza.

Inoltre, nel caso della birra l’invecchamento è opera dei lieviti in essa contenuti che devono essere di origine naturale e genuina, così come il contenuto di zuccheri deve essere naturale e non addizionato artificialmente. Stabilite queste poche regole di base vediamo nel dettaglio come invecchiare la birra.

Le birre che migliorano invecchiando sono quelle con maggiore gradazione e robusta luppolatura, che si stabilizzano con il passare del tempo, le riconosciamo perchè spesso non riportano la data di scadenza ma solo quella di produzione. Esiste nel mondo un processo di invecchiamento della birra molto pregiato: si tratta del Barley wine ovvero letteralmente vino d’orzo. Sappiamo che l’origine della birra si perde nella notte dei tempi e che fin dall’antichità la birra era chiamata con questo nome, in epoca moderna il termine è stato riesumato dai mastri birrai inglesi per fare concorrenza ai vini invecchiati francesi che durante il XVIII secolo invasero il mercato inglese.

La birra invecchiata con il metodo Barley wine raggiunge un’elevata gradazione alcolica e una gradazione molto simile a quella del vino. Per questi motivi è detta anche birra da meditazione. Il colore è inconfondibile e varia dal bruno al ramato con una schiuma non eccessiva o in qualche caso del tutto assente. La caratteristica principale è la corposità e gli odori estremamente ravvivati dall’invecchiamento. caratteristiche che rendono l’incontro gustativo con questa birra un’esperienza unica.

Da qualche anno anche in Italia è possibile gustare la birra invecchiata con metodo Barley wine, presso il Barley Wine Roma in Via dei Consoli 115, un’esposizione permanente dove non solo è possibile gustare e acquistare ma anche conoscere le procedure e l’arte dell’invecchiamento della birra. Un’alternativa tutta made in italy la propone il Lazio con il birrificio Birra del borgo con la pregiata qualità sedicigradi, scura molto speziata e dall’inusuale gradazione alcolica molto simile al vino.L’invecchiamento dura 12 mesi e si svolge in botti di rovere con i lieviti dello champagne.  Come dire, tutto un altro mondo e tutta una un’altra birra!

Fonti immagini: brewreport.blogspot.com, www.jimrush.net, www.drinkdrakes.com