Dalla terra alla tavola: il vino fragolino

Il vino fragolino… anche detto vino proibito

Il vino fragolino è molto leggero, bianco, rosso o passito ed è tipico dell’area del Triveneto e del Friuli. Può essere fermo o frizzante ed è ottenuto dalla vinificazione di uva della specie Vitis labrusca, meglio conosciuta come uva fragola, anche detta uva americana, Isabella, Raisin de Cassis. E’ la più antica “vite americana” introdotta in Europa.
Le prime notizie relative a questo vigneto si hanno in Francia nel 1820.

Il vino fragolino: il vitigno

Uva fragola e torta - Enjoy food & Wine
È un vitigno poco resistente alle malattie causate da fillossera e da peronospora, ma che sopporta bene il freddo, motivo per cui questo vitigno è così diffuso nelle vallate alpine.
Il vino che se ne produce, detto fragolino, ha un caratteristico sentore di fragola ed è particolarmente dolce, il che lo rende adatto soprattutto a essere servito a fine pasto in accompagnamento al dolce (crostate di frutta e pasticceria secca).

Il vino fragolino: il veto sulla commercializzazione

A causa di una legge dell’Unione europea che fu concepita per proteggere la salute del consumatore il vino fragolino si è convertito in “vino proibito”.
L’uva fragola fermentata possiede infatti una potenziale presenza di una sostanza tossica chiamata metanolo.
Questo problema è però facilmente risolvibile grazie a un attento processo di vinificazione, che se bene eseguito può abbassare la percentuale di questa sostanza fino a raggiungere la stessa di altri vini.
Ciò ha portato a pensare quindi che la legge sia stata in realtà approvata per difendere i vitigni autoctoni europei dall’invasione di uva “straniera”, e che quindi il reale obiettivo fosse quello di contrastare la messa in vendita nel mercato europeo di vini prodotti con uve non europee.

Per quale ragione questo vitigno perse il suo status di “vitigno autoctono”?

All’inizio del secolo la Vitis vinifera venne aggredita dalla fillossera, un parassita che ne minacciava la sopravvivenza. Per questo motivo venne ibridata con vitigni americani divenuti resistenti al parassita, perdendo però così la sua completa origine europea.

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