Le origini della birra di banana
La birra è senza dubbio una delle bevande alcoliche più conosciute, ma anche delle più antiche. Nei pub le più comuni sono le birre al luppolo e al frumento, ma non tutti sono a conoscenza dell’esistenza di una birra di banana, originaria di alcune zone dell’Africa.
Ma perché la banana? Perché il continente ne offre in gran quantità e, come altri frutti, può fermentare. In Ruanda la birra di banana fa parte della tradizione enogastronomica ed è chiamata Urwagwa.
Il processo di produzione della birra di banana può sembrare semplice, ma in realtà richiede tempo e dedizione: le banane vengono lasciate a maturare ancora con la buccia per parecchi giorni, poi la polpa viene rimossa, filtrata e diluita. In seguito vengono aggiunti dei lieviti selvaggi che contribuiscono alla fermentazione.
La birra di banana nel mondo
La maggior parte delle birre di banana viene prodotta in casa e venduta dai piccoli produttori nelle comunità africane locali, ma esistono anche birre che vengono immesse sul mercato e che sono inserite nella grande distribuzione internazionale. Un esempio è la Mongozo, i cui stabilimenti di produzione si trovano in Belgio.
Banana Investments Ltd, la cui sede si trova in Tanzania, produce invece la Raha.
La birra di banana: da cosa sa?
Non aspettatevi di bere “banana liquida”. La vera birra di banana, quella che viene prodotta in casa dagli africani, si presenta come un liquido giallo-marroncino con gusto ben bilanciato tra l’acido e il dolce, in cui l’alcol la fa da padrone.
L’importanza della birra di banana nei paesi in cui viene prodotta
Nei paesi in cui viene prodotta la birra di banana riveste un’importanza fondamentale. E’ la bevanda tradizionale per oltre 13 milioni di persone in Uganda ed è sempre presente in eventi quali i matrimoni, i riti religiosi e altre celebrazioni.
