Birra Gose: spezie e lattobacilli, le tedesche dissetanti

Dalla Germania la scoperta delle birre più dissetanti: Birra Gose

In quest’ ultimo anno abbiamo assistito alla riscoperta di uno stile molto particolare, se non “difficile”, proveniente dalla Germania.

Sto parlando della birra Gose, bevande del tutto anomale se si considera la “staticità” che ha caratterizzato sino a poco tempo fa i prodotti consumati in Italia provenienti da questa nazione.

Birra Gose, correva l’anno…

Si tratta di birre nate nella cittadina di Goslar, dove scorre il fiume a cui queste birre devono il loro nome, ma che qui scomparirono ufficialemente nel 1986, quando il comune ne vietò la produzione a favore di stili più redditizi. Fu così che iniziò la rapida espansione nella città di Lipsia, dove già dalla metà del 1700 la loro fama andava sempre di più affermandosi.

Bottiglia e Boccale di birra Gose con veduta aerea di Lipsia -EFW

Birra Gose: sale, coriandolo e lattobacilli

Le Gose sono birre ad alta fermentazione, che vedono come cereale dominante il frumento. Malgrado ciò hanno ben poco a che vedere con le classiche Weizen, infatti i lieviti utilizzati per la loro produzione sono poco caratterizzanti, con una bassissima produzione di esteri, di conseguenza non troveremo mai in una Gose i classici sentori di banana che distinguono le Weizen. Inoltre per la birra Gose è prevista una speziatura molto particolare a base di coriandolo e sale.  Il primo regala note appunto speziate e “piccanti” in aroma mentre il secondo, con la sapidità conferita al prodotto finito, rende queste birre estremamente dissetanti. Altra fondamentale caratteristica è l’inoculo da parte del birraio di lattobacilli, microorganismi che dalla loro fermentazione degli zuccheri producono acido lattico, ed è proprio quest’ultimo ad apportare alla birra quella sua acidità caratterizzante che la può rendere tanto piacevole quanto di difficile approccio. Importante anche far notare che per queste birre la luppolatura è molto limitata, anche perché andrebbe a compromettere il lavoro svolto dai lattobacilli; la percezione dell’amaro sarà cosi bassissima.

Il prodotto che ne risulta è una birra dal color aranciato pallido, leggermente velato, che produce una schiuma abbondante ma non troppo persistente. L’olfatto è molto pulito, dominato dalla speziatura mentre al palato presenta un corpo leggero e carbonazione media. La bevuta è caratterizzata dal perfetto equilibrio tra la componente salata e quella acidula, molto ma molto delicata.

Attualmente è sempre più facile degustare birra Gose, specialità tedesca, nei pub italiani, le più reperibili sono sicuramente la Original Leipziger Gose della Bayerischer Bahnhof, sicuramente dall’approccio più facile perché caratterizzata da una notevole morbidezza e la Original Ritterguts Gose prodotta dalla Brauhaus Hartmannsdorf, che invece spinge di più sulla componente acida.

Anche in Italia, a seguito della riscoperta di questo stile, i birrai si sono introdotti nella loro produzione. Un esempio di rilievo lo possiamo trovare nella Kiss Me Lipsia del Birrificio Del Ducato, brassata con l’utilizzo di sale rosa dell’Himalaya, birra che mi ha colpito tanto per la sua complessità quanto per la sua scorrevolezza e facilità di beva.

Ora sta a voi provare l’emozione e l’appagamento che queste birre sono in grado di regalare, soprattutto quando le giornate si faranno veramente torride…insomma non ci resta che aspettare la “vera estate” per goderne appieno!