Il piemontese da dessert
Il Brachetto d’Acqui è un vino piemontese che ha ottenuto il riconoscimento DOCG il 30 novembre 2011, che viene prodotto in 26 comuni ripartiti tra la provincia di Asti e quella di Alessandria dalle uve Brachetto (ideale per la produzione di vini dolci, aromatici, frizzanti o spumanti e per passiti) minimo 97% e altri vitigni idonei alla coltivazione in Piemonte per un massimo del 3%.
La composizione argillosa e sabbioso/ limosa dei terreni in cui questo vigneto viene allevato influisce direttamente e in modo considerevole sulle sfumature olfattive dei vini prodotti.
Brachetto d’Acqui: tecniche di produzione e caratteristiche organolettiche
La coltivazione di questo vitigno è consentita solo in zone di collina con allevamento a contro spalliera e qualsiasi operazione di vinificazione, invecchiamento e imbottigliamento deve essere effettuata nella zona DOCG.
Il vino si presenta con colore rosso rubino di media intensità tendente al granato chiaro o rosato; odore muschiato delicato, caratteristico e sapore dolce, morbido, delicato.
Brachetto d’Acqui: curiosità
La tradizione vuole che questo vino piemontese da dessert sia molto apprezzato soprattutto da una delle più famose maschere italiane, ovvero Gianduja da Gioan d’laduja, Giovanni del boccale, che traeva allegria da questo rosso frizzante di spuma fragrante, l’unico che soddisfava i suoi gusti. L’origine del Brachetto è piuttosto dubbia, ma l’ipotesi più plausibile sembra essere quella che lo indica originario delle colline astigiane e del Monferrato.
Brachetto d’Acqui: abbinamenti consigliati e temperatura di servizio
Grazie al profumo floreale e al suo gusto delicato. il Brachetto d’Acqui è oggi uno tra i vini più popolari al momento del dessert. Particolarmente adatto ad accompagnare le crostate di frutta e le fragole, si sposa bene anche con dolci a base di crema e macedoni in generale.
Temperatura di degustazione: 10° -14°C.
Fonti immagini:
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