Additivi alimentari, ecco cosa sono

Additivi alimentari, conservanti e non solo

Oggi giorno siamo consapevoli del fatto che acquistiamo centinaia di prodotti carichi di additivi alimentari senza prestarci sufficiente attenzione. Nonostante la grande presenza di alimenti biologici, che sempre di più spingono verso un’alimentazione sana ed equilibrata, promuoventi i piccoli produttori e le realtà locali, la produzione industriale prevede l’uso di tutti quei composti chimici volti alla conservazione e all’arricchimento degli alimenti.

Diamo una definizione alle parole “additivi alimentari”, in modo specifico è stata promulgata dalla regolamentazione dell’unione europea, noi l’abbiamo presa direttamente dal sito governativo del ministero della salute:

Per “additivo alimentare” si intende qualsiasi sostanza, normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari, per un fine tecnologico, nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli alimenti, che si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti direttamente o indirettamente.

Bisogna tenere conto che gli additivi alimentari considerati tali si usano dapprima che l’uomo industrializzasse il mercato, da tempo immemore affinché carni e pesce si conservassero venivano abilmente salate, la salatura per definizione viene considerata “additivo”. C’è quindi da fare un distinguo tra quelli che sono additivi naturali o ricavati e quelli invece tipicamente chimici.

Si possono individuare tre grandi gruppi di additivi che vengono distinti e classificati in base alla loro funzione:

  • Additivi che aiutano a preservare la freschezza degli alimenti, questi possono essere raggruppati in: conservanti, che rallentano la crescita di microbi, e antiossidanti, che non fanno irrancidire l’alimento .
  • Additivi che migliorano le caratteristiche sensoriali, organolettiche come i coloranti, gli addensanti, gli emulsionanti, i dolcificanti, gli esaltatori di sapidità.
  • Additivi tecnologici così chiamati perché usati per facilitare la lavorazione degli alimenti ma che non hanno una specifica funzione nel prodotto finale (definiti anche adiuvanti).

Per capire ciò che potrebbe a lungo termine nuocere alla nostra salute è bene controllare sempre le etichette alimentari, le etichette nutrizionali ed imparare a capire le tabelle degli “E”, così denominate le indicazioni riguardanti gli additivi alimentari.

additivi alimentari pomodori - EFW

 

Classificazione degli additivi alimentari:

  • E100-E199 (coloranti)
  • E200-E299 (conservanti)
  • E300-E399 (antiossidanti e regolatori di acidità)
  • E400-E499 (addensanti, stabilizzanti e emulsionanti)
  • E500-E599 (regolatori di acidità e antiagglomeranti)
  • E600-E699 (esaltatori di sapidità)
  • E900-E999 (vari)
  • E1000-E1999

 

 

 

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