La cucina vegana

Caratteristiche della cucina vegana e del veganismo

Secondo il Corriere della Sera, a inizio 2014 il numero dei vegetariani e dei vegani in Italia era in aumento: erano circa il 7%. A livello mondiale, le stime parlano di un miliardo di persone.
A differenza di quella vegetariana, la dieta vegana è un regime alimentare che esclude totalmente i prodotti di derivazione animale come latte, formaggio, uova e miele.
Chi segue questo tipo di dieta la considera uno stile di vita e lo applica a tutti gli ambiti, non solo a quello alimentare. Alla base della dieta vegana c’è un forte rispetto nei confronti di tutti gli esseri viventi, ma anche la convinzione che un regime sano non possa prescindere dai rischi legati al consumo di carne e derivati animali.

La filosofia di fondo nella cucina vegana: il veganismo

Cous cous | Enjoy Food & Wine

Il termine veganismo è un adattamento dell’inglese veganism, che a sua volta deriva da vegan, un neologismo che fu coniato nel 1944 da Donald Watson e che si riferisce a un vero e proprio movimento filosofico che si basa sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali.
Per un vegano è fondamentale evitare il consumo di cibi animali, il sostegno all’industria zootecnica e della pesca. Lo scopo del veganismo è quello di non partecipare allo sfruttamento e all’uccisione degli animali, evitando di sostenere attività quali l’allevamento per l’alimentazione umana, la sperimentazione, la caccia e così via.
Un vegano inoltre indossa solo capi in fibre vegetali e sintetiche e non acquista capi con tessuti di origine animale, usa cosmetici e prodotti per la pulizia della casa non testati su animali.

La cucina vegana

FRutta e verdura| Enjoy Food & Wine

Nello specifico, la dieta vegana prevede il consumo di alimenti provenienti da coltivazioni di origine biologica, più ricchi di vitamine e minerali, e la sostituzione di certi prodotti con altri più salutari, come l’aceto di mele al posto dell’aceto di vino. Da questo punto di vista, è escluso il consumo di alcolici, tabacco, tè, caffè e zucchero raffinato a favore di caffè di cereali, orzo e zucchero di canna o dolcificanti naturali come lo sciroppo d’acero.
E’ consigliabile un uso quotidiano di alghe alimentari e una limitazione del sale o la sua totale sostituzione con altri prodotti, il consumo di semi di sesamo e girasole, di patate rosse al posto di quelle bianche e di una quantità elevata di frutta secca. Nella dieta vegana sono previsti moltissimi cereali, verdure e legumi, fonte di proteine simili a quelle animali, e di pane integrale e germogli. E’ inoltre preferibile consumare verdure crude o cotte secondo uno dei tanti metodi di cottura previsti dalla cucina vegana.
Nonostante la limitazione dal punto di vista alimentare, la cucina vegana è ottima per chi soffre di certe malattie o per chi sta seguendo una dieta ipocalorica, anche perché è possibile preparare molte ricette e dolci senza per questo rinunciare al gusto!

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