Settore vitivinicolo e imprenditoria al femminile

Il mondo del vino è sempre più rosa

Fino a non molti anni fa il vino era una “cosa da uomini” e la cantina era un ambiente impenetrabile per il gentil sesso, mogli e figlie potevano al massimo occuparsi delle pubbliche relazioni o nella contabilità della cantina. Ormai possiamo raccontare tutto ciò come una storia nel passato, fortunatamente le cose sono cambiate, grazie a donne forti e coraggiose che hanno abbattuto le barriere dei luoghi comuni inserendosi attivamente nella gestione delle cantine di famiglia e non. Lo stereotipo della bellezza mediterranea che pigia il vino a piedi nudi all’interno della tinozza colma di grappoli d’uva è ormai superato e si vedono sempre più donne coinvolte nei processi decisionali in ambiente vitivinicolo. Ci scappa proprio un “e per fortuna!”

Vino e imprenditoria al femminile: le annate si tingono di rosa

Il 2018 si è rivelato l’anno in rosa per eccellenza, infatti un quarto delle cantine e delle enoteche presenti in Italia è in mano a delle donne e da un angolo all’altro della Penisola c’è un continuo fiorire di aziende vitivinicole gestite da donne. Ci sono Diana, titolare de “I Balzini” di Barberino Val d’Elsa, in Toscana, Annabella, titolare della Tenuta di Artimino a Carmignano (Prato), Noemi titolare de Le Guaite di Noemi a Verona oppure l’enologa e chef Caterina che è stata una delle prime a praticare  l’agricoltura bio in Calabria.

Un’amica di Enjoy Food & Wine è Josè Rallo, titolare di Donnafugata, azienda che gestisce assieme al fratello a Marsala in Sicilia. Si racconta come una donna visionaria e capace di pensare fuori dagli schemi. É questo il successo della sua cantina guardare sempre verso nuovi orizzonti e porsi sempre dei nuovi obiettivi. Si è raccontata alle telecamere di Enjoy Food & Wine anche quest’anno al Vinitaly, a breve pubblicheremo la sua intervista.

Vino e impreditoria al femminile: la classifica di Forbes

Solo pochi giorni fa Forbes elencava le 100 donne italiane vincenti, una sicurezza e speranza per il mondo. Come riporta la rivista americana “infatti se le donne raggiungessero la piena parità nel lavoro, anche in termini di partecipazione ai ruoli dirigenti, il PIL del pianeta crescerebbe del 26% cioè dell’enorme cifra di 28 mila miliardi”. Nell’elenco tante sportive, manager, scienziate, stiliste, artiste, giornaliste e… vignaiole! Al 2° e ripetiamo, SECONDO posto, c’è Albiera Antinori. La sig.ra Antinori è presidente dell’azienda di famiglia e ambasciatrice del marchio Antinori nel mondo, un business di 220 milioni di Euro concentrato sui vini di alta gamma. Al al 56° posto si trova Camilla Lunelli che gestisce, assieme a Matteo e Marcello, le cantine Ferrari di Trento. In 71^ posizione c’è Cristina Nonino, CEO della Distilleria Nonino, la più famosa d’Italia.

Vino e imprenditoria al femminile: opportunità e cambiamento

La volontà di cambiamento e la positiva ostinazione di farcela sta portando grandi cambiamenti e svolte importanti sul tema dell’uguaglianza tra i sessi in campo lavorativo, soprattutto nel settore vitivinicolo. Una boccata d’aria fresca nella comunicazione, spirito innovativo e moderno per la coltivazione della vigna, consapevole sensibilità verso il territorio e l’ambiente. Le donne del vino offrono una nuova prospettiva nel settore vitivinicolo.

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