I segreti della Grappa barricata

Grappa barricata: caratteristiche e produzione

Perfetta da meditazione, da degustare a fine pasto o rilassandosi a fine giornata su una comoda poltrona. Un sapore avvolgente per tutti i sensi, un aroma unico e caldo, ricco di profumi che la rendono ideale da sorseggiare in una fredda serata d’inverno ma anche in occasione speciali data la sua raffinatezza ed eleganza, che subito spiccano al palato. Stiamo parlando della Regina delle Grappe: la Grappa barricata.

Invecchiata o barricata?

Attenzione a non confondere le barricate con le grappe che portano la generica dicitura di invecchiata; la legge italiana prevede infatti che il termine invecchiata sia usato per tutte le grappe che hanno riposato almeno un anno in botti di qualsiasi dimensione e qualsiasi tipologia di legno. Il termine barricata invece è più selettivo e si può utilizzare solamente per le Grappe invecchiate in botti di legno per un minimo di 12 mesi, dei quali almeno la metà trascorsi nelle “barriques”, le piccole botti rigorosamente di legno non trattato, generalmente di rovere ma anche frassino o ciliegio, con una portata di circa 225 litri.

L’affinamento in Barrique

Le grappe barricate necessitano di un riposo, in barrique di rovere, frassino o ciliegio, dopo il processo di distillazione delle vinacce, che si effettua con il distillatore (o alambicco) e di cui si è eliminata la testa e la coda. Non si tratta quindi di grappe giovani ma ciò che le rende uniche è proprio il processo di invecchiamento, o per meglio dire di affinamento in botte.

L’affinamento della grappa ha un tempo variabile, minimo 12 mesi, che ogni distilleria decide a propria discrezione e avviene in fusti di legno assolutamente non trattati con sostanze chimiche per evitare che queste inquinino e si trasmettano al liquido contenuto. Le botti non sono nemmeno impermeabilizzate per permettere al legno di respirare e alla grappa di assorbire aromi e profumi unici donati dal legno con cui è a contatto.

barrique

La Barrique

La barrique è una botte, di origine francese come svela il suo nome, con una portata media di 225 litri, che possono sforare fino e non oltre i 228 litri. Il punto di forza di queste botti sta proprio nella ridotta capacità contenitiva, in termini di volume, e nel rapporto volume-superficie di contatto che si crea e che risulta essere migliore, rispetto a botti di altre dimensioni, per consentire una maggiore ossigenazione della grappa contenuta che sviluppa così proprietà organolettiche e olfattive decisamente uniche.

Le più apprezzate ed utilizzate barrique sono composte da legno di rovere, mediamente stagionato, proveniente da foreste francesi e centro europee ma una buona produzione esiste anche negli Stati Uniti. I migliori roveri sono alberi cresciuti lentamente in foresta caratterizzati da un legno compatto, dalla porosità molto fine e con una buona elasticità, maggiore e ottimale nei tronchi che hanno vissuto anche più di 120 anni. I tronchi, una volta segati, vengono tagliati in listoni e lasciati a stagionare all’aria aperta o in luoghi ben areati prima di essere lavorati per la costruzione della botti. Il rovere francese, tra i migliori in fatto di qualità e usato tradizionalmente da moltissimo tempo, viene raccolto in varie regioni come Allier, l’Aquitania, La Borgogna, ed è famoso per i sentori di vaniglia che regala alle grappe. Il legno, prima di essere montato in botte, viene sottoposto a tostatura: una pratica che consiste nel passaggio di fiamma diretta nella parte interna della botte prima che questa venga definitivamente montata. In base all’intensità della fiamma e alla durata del processo la tostatura può essere di vari tipi che incideranno sugli aromi che il legno svilupperà nel liquido in invecchiamento: leggera, media, over media, intensa.
Una volta lavorato il legno si procede con la costruzione della botte, il rovere viene tagliato in tavole e per ogni botte vengono usate circa 25-30 doghe che vengono incernierate con tondi di metallo.

Il processo di invecchiamento

Il tempo di invecchiamento della grappa in barrique è variabile ma non inferiore, per legge ai dodici mesi. Il tempo, che ogni distilleria decide liberamente e in base alle proprietà organolettiche che vuole raggiungere, influenza il risultato finale in termini di aromi e profumi sviluppati dalla grappa. Oltre alla durata del periodo di affinamento ad incidere sul risultato finale sono anche altri fattori come la porosità del legno, la sua qualità, l’eventuale affumicatura della botte (che conferisce al legno un profumo unico di affumicato) e le caratteristiche del luogo in cui sono tenute le botti come il grado di umidità e la temperatura. Solamente le grappe invecchiate in legno per 18 mesi possono portare il nome di “Riserva”.

La Grappa Barricata: aromi e sapori

Queste grappe che hanno il pregio di aver trascorso alcuni mesi in barrique, raggiungono sapori e aromi caldi e avvolgenti. Le grappe barricate tendono ad essere vellutate e corpose, possono assumere sfumature di tabacco, affumicato, legno ma anche vaniglia, caffè, cioccolato, chiodi di garofano o cenere. Tendono ad essere grappe morbide e rotonde, sicuramente raffinate; il colore può rimanere trasparente o virare verso il paglierino e l’ambrato. I profumi sono generalmente intensi e avvolgenti, persistenti al naso.