Prosecco, orgoglio veneto a Vinitaly 2017

Prosecco, la storia di un’eccellenza italiana

Al sentire la parola Prosecco, pensiamo subito a un susseguirsi di verdi distese collinari di vigneti. Un paesaggio poetico che racchiude millenni di storia e di tradizione, migliaia di vendemmie, generazioni di contadini impegnati e aziende vitivinicole di successo internazionale.
Il Prosecco nasce da un vigneto base, il Glera, autoctono dell’Italia Orientale risalente a 2000 anni fa, che era coltivato inizialmente nella località di Prosecco sulle colline triestine dando origine a un vino di nome Puccino.
Il Prosecco che conosciamo oggi è prodotto con uve Glera coltivate in tutta la fasica collinare veneto-friulana, e la produzione vitivinicola vanta un legame indissolubile con il territorio che crea le caratteristiche organolettiche di questo vino.

Prosecco, un legame unico con il territorio

A Vinitaly 2017, lo staff di Enjoy Food & Wine ha avuto l’onore di intervistare alcuni dei migliori produttori di Prosecco in Veneto regalandoci le loro esperienze personali di viticoltori impegnati in prima linea nella produzione di questa eccellenza nostrana.
Uno di loro è Gianluca Bisol, titolare di Bisol – Viticoltori dal 1542, un’azienda storica sulle alte colline di Valdobbiadene. Gianluca Bisol ci ha raccontato delle gioie e dei dolori della coltivazione in alta collina: pensate, la coltivazione delle viti in alta collina richiede un impegno completamente manuale, dalla vendemmia alla potatura, ben 1000 ore a ettaro in confronto alle 80 ore della stessa vigna situata in pianura con una lavorazione automatizzata. E’ chiaro comunque che il valore aggiunto che questo territorio apporta al Prosecco Superiore di Cartizze, ripaga tutti gli sforzi in vigna. Ecco l’intervista integrale a Gianluca Bisol:

Prosecco, bollicine per ogni occasione

Una delle aziende vitivinicole che abbiamo intervistato a Vinitaly è Astoria, che coltiva le proprie vigne nel cuore della zona DOCG di Conegliano Valdobbiadene, legando il proprio nome al prodotto d’eccellenza della tradizione enologica veneta, il Prosecco. Astoria, che proprio quest’anno festeggia i 30 anni di attività, si contraddistingue per la passione per i vini che produce e l’abilità di personalizzarli per ogni occasione dando vita a packaging da collezione. In particolare è da premiare il legame con lo sport: Rugby, Hockey e ora il Golf, per un connubio perfetto tra dinamicità e tradizione, come ci racconta Filippo Polegato:

Prosecco, a tutto bio

Vinitaly anche quest’anno ospita Vinitaly Bio in collaborazione con FederBio – Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, e noi abbiamo intervistato due rappresentanti della produzione biologica: La Jara e La Vigna di Sarah.
Prendendo spunto dalle parole di Massimo Marion, titolare di La Jara “il vino biologico nasce con uve non trattate, dove il frutto matura senza intervenire con prodotti chimici ma derivanti da prodotti naturali”.

In particolare, Sarah dei Tos proprietaria invece de La Vigna di Sarah ammette che la produzione di Prosecco Biologico rappresenta un vero stile di vita e il futuro della coltivazione sostenibile. La conversione al biologico certamente comporta qualche difficoltà nel vigneto perché i trattamenti devono essere più frequenti e mirati, ma per preservare il territorio e il vino che esso ci dona, si fa questo e altro.