Tartufo Bianco di Alba, cos’è e come si usa in cucina

Tartufo Bianco d’Alba, gioiello piemontese

Gioiello italiano, il Tartufo Bianco di Alba è noto in tutto il mondo per la sua qualità e pregio; e proprio in queste settimane, fino al 27 novembre, è possibile apprezzarlo e acquistarlo alla Fiera Internazionale a lui dedicata che, come recita lo slogan, regalerà vere esperienze sensoriali ai partecipanti.

Tartufo Bianco di Alba, cos’è?

I tartufi sono funghi ipogei che si sviluppano e vivono sottoterra, da pochi centimetri fino ad un metro sotto il suolo, in simbiosi con le radici di alcuni alberi e piante; la loro sede preferita è tra le radici di querce, tigli, noccioli e pioppi da cui traggono le sostanze organiche .

E’ probabile trovare il tartufo bianco ai piedi di alberi di Rovere, Pioppo, Tiglio, Nocciolo, Carpino, Cerro e Farnia mentre il tartufo nero predilige le radici di Leccio, Cerro, Tiglio, Nocciolo e Cisto. Tutti i tartufi in ogni caso hanno bisogno di terreni puliti e non inquinati, umidi e alberati.

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La ricerca del Tartufo Bianco d’Alba: dalle Langhe al Roero

I “trufolau” sguinzagliano i loro cani dai nasi sopraffini da metà settembre a dicembre nelle vallate alberate delle Langhe e del Roero, i mesi più fruttuosi sono quelli autunnali, ottobre e novembre, quando il tartufo raggiunge la massima maturazione. I preziosi tartufi hanno generalmente una forma tondeggiante, sferica se cresciuti in un terreno morbido e più bitorzoluto e irregolare se si sono scontrati con sassi, radici o irregolarità del terreno.

Tartufo Bianco d’Alba: caratteristiche

Il particolare Tartufo di Alba, generalmente globoso e irregolare, presenta una crosta esterna, detta peridio, chiara di un giallo tenero tendente all’ocra. La polpa interna, detta gleba, è compatta e di colore lattiginoso o tendente al rosa e al marroncino, percorsa da venature bianche ramificate e fitte.

Le dimensioni variano in base al periodo in cui viene raccolto il tartufo e in base allo stato di maturazione, la dimensione può variare dai 2 ai 9 cm.

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Come conservare e usare il Tartufo Bianco di Alba

Il Tartufo di Alba è un vero e proprio gioiello da conservare con attenzione per evitare di alterarne le proprietà organolettiche. I Tartufi vanno conservati avvolgendoli in carta assorbente e riposti in contenitori di vetro chiusi in frigorifero (non sotto i 3°); in questo modo si conservano fino ad una settimana.

Prima di utilizzarlo in cucina si spazzola, con una spazzola morbida, sotto acqua fredda per eliminare resti di terriccio. Per consumarlo vietato cuocerlo e sottoporlo a fonti di calore, il tartufo Bianco di Alba va apprezzato crudo possibilmente affettato sottilissimo con l’apposito attrezzo con lama per affettare sottilissime scaglie.

Ottimo con uova, pasta all’uovo e fonduta di formaggio.

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