Vendemmia 2014: meno quantità e più qualità!

Vendemmia 2014?

Previsioni non del tutto negative.

Un raccolto in anticipo

Quando si parla di vendemmia, si pensa soprattutto alla festa che spesso l’accompagna e raramente ai problemi legati alla raccolta dell’uva. Problemi che possono essere causati da malattie o dal clima e che potrebbero portare ad un raccolto scarso. O anticipatario, come sta accadendo quest’anno.
Infatti, già l’undici agosto si è registrata la prima raccolta di grappoli in provincia di Brescia, raccolta anticipataria di una decina di giorni rispetto a quella dell’anno scorso. E questo nonostante il tempo atmosferico particolarmente strano che si è registrato quest’anno, e in particolare in questi ultimi mesi. La vendemmia 2014 è quindi ufficialmente iniziata, ma le previsioni non sono delle migliori. La Coldiretti, infatti, ha previsto un raccolto non molto abbondante o almeno non abbondante come quello dello scorso anno. Tuttavia, nonostante questo dato poco soddisfacente, la qualità dell’uva sarà di tipo medio alto, per cui sono previste ottime produzioni di vini di tipo DOC (Denominazione di Origine Controllata), DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), IGT (Indicazione Geografica Tipica) e anche di vino da tavola.

Un buon vino per un buon fatturato

Il vino italiano, con la vendemmia 2014, punterà soprattutto alla qualità e questo porterà un buon riscontro anche dal punto di vista economico. Le stime della Coldiretti, infatti, prevedono un fatturato superiore ai nove miliardi di euro con la vendita di un vino che, se anche in quantità minore rispetto allo scorso anno, sarà migliore di qualità. Perché per fortuna, nonostante le piogge abbondanti, l’uva è cresciuta sana e con grappoli lunghi e spargoli cosa che, per alcune tipologie di vino, è una premessa fondamentale per ottenere particolari prerogative di gusto. Ecco che allora la minore produzione prevista non andrà ad intaccare troppo il fatturato, che proprio grazie alla qualità elevata delle uve, non risentirà troppo della diminuzione del raccolto. Un risultato economico che non spunta dal nulla, ma che ha avuto uno sviluppo in quest’ultimo periodo grazie alla creazione di un meccanismo di crescita economica, che ruota intorno al lavoro che si crea con la vendemmia.

L’aiuto della pioggia e la lotta ai parassiti

Quest’estate bizzarra ha dato grossi problemi a chi cercava un luogo tranquillo dove passare la propria vacanza, ma per quanto riguarda la vendemmia 2014 si può dire che è stata salvata proprio dalla pioggia. Infatti, la partenza precoce della maturazione dell’uva aveva fatto temere in una vendemmia troppo prematura rispetto ai tempi. Timore che si è rivelato infondato, ma proprio perché il tempo atmosferico ha cambiato direzione, volgendo più verso un clima di tipo tropicale. E questo è valido soprattutto nell’Italia del Nord, zona di produzione del prosecco, in cui già a metà giugno le viti erano molto più avanti del previsto nella fase di maturazione. Le abbondanti piogge, invece, hanno rallentato la maturazione a favore di una crescita degli acini, che, ancora una volta, sono il parametro che permettono di ottenere un’ottima vendemmia e, soprattutto, un ottimo vino. Qualche problema in più l’hanno invece dato le malattie e i parassiti che hanno attaccato diverse vigne da Nord a Sud, senza distinzione. Alcuni vigneti, infatti, hanno dovuto subire diversi trattamenti fitosanitari, essenziali per non perdere ulteriori grappoli.

 

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