Il Galateo: l’ironia delle buone maniere

Quante volte da piccoli ci siamo sentiti dire da mamma: “non parlare con la bocca piena e non masticare con la bocca aperta!”?  Immagino parecchie! Per non parlare di: “non mettere i gomiti sopra la tavola”, “Non giocare con le forchette” e “Non fare l’aeroplanino con il cibo”… Crescendo è arrivata anche “Metti via quel cellulare che stiamo mangiando”.

L’educazione a tavola dovrebbe essere d’obbligo e per quante volte mamma ci abbia spiegato di stare seduti composti, di bere senza fare rumore e di non riempirci il piatto come se non dovessimo più toccare cibo per una settimana, abbiamo scoperto che: anche mamma faceva la scarpetta (severamente punita dal Galateo)!

In genere, tra amici e in famiglia, ci si perdona l’assenza del Galateo formale anche se le basi non dovrebbero mai mancare. Il Galateo prevede che a tavola ad esempio non si parli di morti, disgrazie e malattie. E quale è l’argomento preferito delle nonne? E se c’è la tv accesa, e spesso e volentieri è sintonizzata sul telegiornale, di che si parla? Morti, disgrazie e malattie chiaramente!

Tralasciando le regole fondamentali che tutti dovrebbero conoscere come: non parlare con il boccone in bocca, non masticare con la bocca aperta, via i gomiti dal tavolo e non giocare con il cibo; passiamo allo step successivo.

Bisogna sapere che…

Il tovagliolo va messo sulle ginocchia, le scene terribili di persone che se lo infilano attraverso il colletto della camicia sappiano che non è educato. Se usate la scusa di aver paura di sporcarvi, il galateo sostiene che è perché non avete compiuto l’operazione precedente nel modo corretto. A meno che non siate sbadati e maldestri (in tal caso non v’è scampo) prima di sporcarvi rovinosamente, avreste dovuto tagliare a piccoli pezzi la pietanza e mangiare un boccone per volta. Dovrete essere composti con la schiena dritta  e portare il cibo alla bocca senza chinarvi sul piatto.

Se siete ospiti ad una cena, ricordate che è buon costume aspettare che sia la padrona/e di casa ad incominciare, non vi alzerete da tavola per andare a fumare se non alla fine ed il cellulare dovrà essere sepolto in modalità silenziosa in tasca o in borsa. Conversare con i commensali senza urlare e condividendo argomenti comuni è apprezzabile, al contrario picchiare le dita contro le schermo vi farà apparire come maleducati, rozzi e asociali.

Se vi trovate ad un buffet, ricordate che non è una gara a chi riesce a mettere più cibo nel piatto, ne tantomeno userete la scusa del “non voler fare un secondo giro” infilandovi il pane in tasca. In tali occasioni è preferibile procedere “un po’ alla volta” prima con gli antipasti, i primi e così via.

Le posate, qualsiasi occasione sia, non vanno mai abbandonate sulla tovaglia ma sempre lasciate sul piatto perpendicolarmente qualora aveste finito. Se state mangiando vanno appoggiate sulle estremità del piatto orizzontalmente. Tutti quei cibi che prevedono parti di scarto e che quindi non vanno ingeriti, ricordate che nn vanno sputati sulla mano o nel tovagliolo ma si riprendono dalla bocca con la forchetta. (La scena non sarà piacevole in nessun caso.)

In genere il pane viene servito prima delle portate, sempre in genere tutti sgranocchiano i grissini prima di mangiare. Il Galateo e mamma condannano questa pratica: “Se mangi tutti i grissini e il pane poi non mangi più perché sarai sazio”.

Non volendo elencare nei minimi particolari tutte le brutture che possono capitare a tavola, ci affidiamo al buon senso del  lettore: non passare davanti, con il braccio, agli altri commensali per prendere il vino, non usare lo stuzzicadenti rendendo visibile anche la trachea ma, possibilmente con una mano davanti alla bocca, e usare tutte quelle parole di cortesia consuete come: “posso?”, “grazie”, “è permesso?” e “scusa” o “le chiedo perdono”.

A cena/pranzo completato è bene non slacciarsi il primo bottone dei pantaloni o la cintura! MAI.

BUON APPETITO! (ah no, il galateo non lo prevede!)