La temperatura di servizio del vino rosso

Degustare il vino: la temperatura di servizio del vino rosso

Cosa c’è di più gradevole che gustare il proprio vino preferito, magari in compagnia ed abbinando il giusto piatto che ne esalti le caratteristiche essenziali, il sapore ed il profumo?

E perchè questo piacere non venga compromesso o diminuito, è importante conoscere alcune regole fondamentali per portare in tavola il vino nel modo più corretto. In effetti, servire il vino si traduce in una vera e propria arte da apprendere, un rituale speciale che risponde a dettami molto precisi. Tra gli altri aspetti, è senz’altro fondamentale che il vino venga degustato alla temperatura più giusta, in funzione delle sue peculiarità: il livello di acidità, la struttura, la corposità o la quantità di tannino presente e molti altri aspetti ancora.

La temperatura di servizio del vino rosso, infatti, ha la capacità di correggere o esaltare alcune proprietà della bevanda: mentre il freddo valorizza l’acidità e gli aromi floreali, una temperatura più elevata consente di apprezzare vini più complessi e strutturati.
Pur considerando esclusivamente la categoria di vino rosso, questa comprende al suo interno un’ampissima varietà di bevande con caratteristiche e proprietà precise che possono essere messe in risalto soltanto rispettando condizioni molto particolari.

Vino rosso: caratteristiche e tipologie

Considerati i vini per antonomasia, quelli rossi hanno alcune caratteristiche e proprietà organolettriche molto specifiche, che richiedono considerazioni altrettanto puntuali circa le modalità migliori per essere serviti e degustati. Realizzato tramite l’impiego di uve nere, in realtà, esiste un’estesa gamma di sfumature di rosso che dipende dalla tipologia di uva utilizzata ed il suo livello di maturazione al momento della vinificazione. In funzione del grado di invecchiamento del vino, inoltre, il colore tende a passare dal rosso-blu ad un più deciso rosso rubino.

Gli aromi del vino rosso tendono di solito al fruttato o a richiamare il profumo del legno, assorbito durante il periodo in botte. L’elevata presenza di tannino, infine, conferisce a questi vini una certa astringenza benchè esistano vini rossi piuttosto freschi meno tanninici e, di conseguenza, con un maggiore livello di acidità.

Temperature per le diverse tipologie di vino rosso

Come già accennato, la temperatura ideale per servire un vino rosso dipende da innumerevoli fattori. In genere, l’elevata presenza di tannini, rispetto ad un vino bianco, rende ideale una temperatura mediamente più alta. Nello specifico, per i vini rossi giovani, ad esempio, i vini novelli o il Lambrusco, meno strutturati e con maggiore acidità è opportuno mantenere una temperatura compresa tra i 12 e i 14° che, al crescere del livello tanninico, possono arrivare ai 16°. I vini rossi più struttrati, invece, dovrebbero essere gustati a temperature comprese tra i 16 e i 18°. Infine i vini molto maturi e corposi, come il Barolo o il Brunello di Montalcino, possono raggiungere i 20°.
Per quanto riguarda, infine, i vini spumanti è opportuno proporre temperature tra i 10 e i 12° per quelli dolci rossi, che possono scendere a 8° nel caso in cui siano particolarmente aromatici. Anche in questo caso, al crescere del livello di tannino, potrà aumentare la temperatura di servizio fino ai 14°.
Per concludere, una soluzione per mantenere stabile la temperatura ideale di servizio di un vino rosso, è quella di conservare la bottiglia lontano da fonti di calore. Regole precise, quindi, per godere appieno di uno dei più intensi piaceri che la vita ci propone.

temperatura di servizio del vino rosso con contenitore per il ghiaccio e bottiglie - EFW

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