I vini dolci campani

Piccola guida ai vini dolci campani

Il caldo sole del sud e il terreno ricco di minerali vulcanici fanno della Campania un posto ideale per la sperimentazione e la produzione di specialità enologiche, tra le quali spiccano i vini dolci campani adatti ad accompagnare le creazioni della fine pasticceria della zona, come la delizia al limone, il babà, gli struffoli… La regione vanta un’ampia varietà di vini passiti dolci grazie alla presenza di numerosi vitigni autoctoni a partire dai quali nascono vini passiti sia bianchi che rossi che presentano caratteristiche organolettiche diverse a seconda del terreno e del vitigno.

Il particolare processo di produzione del vino passito ha la capacità di impreziosirne il bouquet olfattivo e la struttura: le uve vengono lasciate appassire sulle piante grazie al favorevole clima campano, e alle volte questa procedura viene prolungata attraverso un’ulteriore operazione di appassimento che prevede la disposizione dei grappoli su graticci esposti al sole, su un letto di paglia o in cantine ben ventilate. La conseguenza è l’aumento della concentrazione di zuccheri presenti, un innalzamento del grado alcolico e un’intensificazione del bouquet.

Quali vini dolci campani scegliere?

Cantina - Enjoy Food & Wine

Per quanto riguarda i vini dolci campani, la provincia di Benevento corrisponde all’area che registra la produzione più alta, grazie all’alta disponibilità di uve. I vini sono generalmente a base di falanghina che si presta a questo tipo di vinificazione per le sue caratteristiche.
Una squisitezza dell’area del beneventano è il passito IGT Beneventano di Colle Palladino, di Castelvetere, prodotto con uve barbera del Sannio, rosso piacevolmente fresco che si abbina a dolci secchi e formaggi stagionati, dalle note di rosa che si affiancano a quelle di frutti rossi del sottobosco.

Un vino riconosciuto a livello nazionale è lo Zingarella di Masseria Parisi, prodotto nel comune di Baselice sul confine tra Campania e Puglia, per la cui realizzazione vengono usate uve moscato giallo. E’ un vino bianco passito molto fresco e raffinato che emana profumi che spaziano dall’albicocca secca ai datteri, alla frutta gialla candita, allo zafferano. E’ ottimo come accompagnamento per formaggi pecorini e carprini e per i dolci di pasta di mandorla o per la pastiera napoletana.

Tra i vini dolci campani non può mancare poi il Passito di Pallagrello (vitigno autoctono della zona di Castel Campagnano) – Meteora, che si presenta con un colore giallo ambra e un gusto dolce naturale con profumi di agrumi, fieno e miele. E’ ottimo con i dolci secchi e con le creme.

I vini passiti da uve fiano sono invece più strutturati e profumati; tra questi va menzionato il Melizie Irpinia Fiano Passito DOC, dal sapore che ricorda la frutta secca e la marmellata. Si abbina bene a dolci a base di pasta di mandorla, alla cassata o a formaggi stagionati.

Della stessa zona il passito Mel, vino da tavola dolce dal colore giallo oro fermentato e affinato in barrique, che presenta sentori di datteri, agrumi canditi e miele. Perfetto con la delizia al limone.
Last, but not least, la cantina Papa è invece la responsabile della produzione di un rosso da uve primitivo, il Fastignano Roccamonfina IGT, di un rosso granato denso e dai sentori di amarene sotto spirito e spezie. Può accompagnare dolci a base di cioccolato o formaggi ben stagionati.

 

 

Fonti immagini:
www.italianbotanicalheritage.com

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