Vino per vegani, un connubio possibile?

Vino per Vegani si o no?

Negli ultimi anni in tutto il mondo è esplosa una vera e propria mania per il vino. In ogni angolo del globo, e soprattutto in Paesi come l’Italia e la Francia che del vino hanno fatto una bandiera oltre che un’industria super redditizia, spuntano enoteche specializzate, corsi per sommelier, appuntamenti per degustare i vini più pregiati ed esclusivi oltre che siti internet dedicati all’arte della bevanda più inebriante che esiste.

Una passione che coinvolge tanti individui tra loro diversi e che li unisce nella ricerca dell’esperienza sensoriale più appagante. Anche a tavola, oggi, prima del menù si butta un occhio alla carta dei vini, per valutare la bontà ed il prestigio di un ristorante.

Oltre agli astemi, anche i vegani sembrano una categoria a rischio per il consumo di vino, anche se le recenti innovazioni di settore stanno via via garantendo la sempre maggiore accessibilità di tali prodotti anche a chi ha sposato una filosofia cruelty free, come quella vegana.

La filosofia vegana

Ma chi sono i vegani? Evoluzione dei più comuni e ormai diffusi vegetariani, che non si cibano di carni provenienti dagli animali, prediligendo una dieta ricca di verdure, carboidrati e latticini, i vegani sono contrari ad ogni alimento o comportamento di consumo e di vita che abbia alla propria base un qualche sfruttamento animale. A partire dunque dal rifiuto del consumo di pesce, delle carni del bestiame da allevamento e macello, fino all’utilizzo degli animali per l’agricoltura, i vegani sposano una filosofia di vita dove l’animale ha la stessa dignità dell’uomo e come tale vive in libertà e in piena tranquillità.

Vino per vegani con piatto vegan - EFw

Il vino secondo i vegani

Storicamente i vegani non consumano vino e la ragione di tale scelta è presto chiarita. Tra gli ingredienti utilizzati nella produzione e fermentazione del vino, infatti, non è raro trovare eccipienti di origine animale, come l’albumina, la colla di pesce, o il sangue di bue, utilizzati di frequente durante il processo di chiarificazione del vino. Inoltre, sempre coerentemente con la filosofia del rispetto per gli animali, i vegani non apprezzano che i vitigni vengano lavorati come da tradizione, ossia con l’aiuto di animali da soma.

 Il vino quindi, è off limits per i cultori della filosofia vegan?

Valutando le ultime tendenze in fatto di enologia sembrerebbe di no, il vino per vegani esiste. Da qualche anno, infatti l’istituto Icea di Bologna, è impegnato a pieno ritmo nel rilascio di alcune certificazioni Vegan per tutti i vini prodotti seguendo gli standard richiesti per legge, ovvero eliminando ogni ingrediente di origine animale, non utilizzando sostanze organiche sia in vigna che in cantina ed assicurando un processo produttivo completamente automatizzato.
Una bella novità per tutti coloro che fino ad oggi non hanno voluto e potuto assaporare il gusto inebriante del nettare d’uva per perseguire le proprie credenze, e che si vedono accontentati da sempre più cantine, che in numero crescente stanno aderendo al trend del momento con l’obiettivo di ampliare la propria base di consumatori.
Una delle prime ad accorgersi del fenomeno latente dei consumatori vegani è stata la cantina Aldeno, un’associazione cooperativa del Trentino che può vantare, oltre alla certificazione DOC, anche quella biologica e vegan, assicurandosi così un grande primato nel settore. E lo sforzo della cantina trentina è stato evidentemente ripagato: dopo aver venduto in poco tempo tutte le 15000 bottiglie della produzione attuale, la prevendita delle bottiglie vegane dell’etichetta Aldeno è sold out addirittura fino al 2016!

 

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