Maraschino che passione!

Nettare dolce amaro di marasche: il Maraschino

Torniamo oggi a parlare di liquori e distillati! A fare buona compagnia alla Grappa Veneta troviamo un’altra delizia alcolica che rientra nell’Atlante dei prodotti agroalimentari tradizionali veneti. Stiamo parlano del Maraschino, ottimo liquore corposo e dolce molto diffuso nelle province padovana e veneziana ormai da lungo tempo.

Com’è fatto il Maraschino?

Questo liquore dal gusto dolce, con leggere note amarognole, si presenta incolore e trasparente con una gradazione alcolica che si aggira sui 32° e un pungente profumo di marasche, ingrediente base da cui deriva il nome Maraschino, frutti di piccole dimensioni e leggermente amarognoli.

Dalle marasche di Zara alle distillerie venete

Sorseggiando a fine pasto un bicchiere di Maraschino il sapore dolce amaro delle ciliegie marasche si percepisce fin dal primo sorso. Si tratta di frutti polposi e succosi molto diffusi nella costa dalmata e nell’entroterra veneto.

La storia racconta che questo liquore abbia avuto le sue origini nella vicina Dalmazia croata, quando ancora risultava territorio della Serenissima; la più antica ricetta pervenutaci proviene da un antico monastero Domenicano di Zara e risale al lontano XVI secolo.

Le avverse vicissitudini che investirono la costa croata spinsero, nei più recenti secoli, gli imprenditori di Zara a trasferire in Italia la produzione del dolce nettare e così lo Stivale divenne grande produttore, e consumatore, di liquore Maraschino!

Nel XX secolo il Veneto spiccò, e spicca tuttora, per importanti distillerie che producono ed esportano il famoso Maraschino in tutto il mondo; questo liquore inoltre è stato di recente inserito a pieno titolo tra i prodotti tipici regionali.

maraschino liquore

La Ricetta del Maraschino

I migliori frutti in macerazione…

Tutto parte dalla raccolta delle migliori ciliegie venete, la ricetta tradizionale vuole amarene o marasche, non le normali ciliegie (se pur l’Igp di Marostica sia eccezionale), colte nel pieno della loro maturazione e dolcezza tra i mesi di giugno e luglio.

Una volta raccolti e puliti, i frutti vengono privati dei rametti e delle foglie e selezionati eliminando eventuali frutti marci. Le marasche vengono sottoposte ad una leggera pressatura in modo da allontanare la polpa dal nocciolo e il tutto viene messo in infusione in una soluzione idroalcolica che prevede acqua e alcool, all’interno di botti o tini in legno che conferiscono il morbido sapore tipico di questo distillato.

Si continua con la distillazione

Dopo un adeguato periodo di macerazione il liquido viene distillato con il tradizionale distillatore che trasforma l’alcool presente prima in vapore, grazie al calore sprigionato da una fiamma diretta, e poi lo condensa allo stato liquido attraverso una canalina di raffreddamento. Importante eliminare testa e coda della distillazione, similarmente alla Grappa, come insegnano i mastri distillatori.

Un’ultima pausa prima di essere imbottigliato

Il distillato, non ancora dolcificato, viene messo a riposare in contenitori, possibilmente di legno: è infatti questo invecchiamento in botte a rendere variegato e caldo il ventaglio di aromi fruttati del Maraschino. Infine prima dell’imbottigliamento viene dolcificato con l’aggiunta di zucchero.

Come consumare il Maraschino?

Ottimo bevuto a fine pasto con o senza ghiaccio o insieme a macedonia e gelato, così come si consuma il liquore Fragolino, ma viene anche ampiamente utilizzato in pasticceria per aromatizzare creme e dolcetti, nell’impasto dei biscotti o come bagna per il pan di spagna.
Potete anche usarlo per preparare deliziosi cocktail e miscelati…da decorare con una bella amarena sciroppata!

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