La strada del Vialone Nano

La strada del Vialone Nano: origine e lavorazione

La diffusione del Vialone Nano nella Bassa Veronese cominciò intorno al 1500. Il territorio ricco di acqua di risorgiva permise l’introduzione di questo prodotto che nel corso dei secoli riscosse un successo sempre crescente. Le Pile, cioè gli edifici in cui veniva lavorato, vennero costruite lungo il corso dei numerosi canali della zona. Il Piloto era la persona addetta alla lavorazione del riso. Una ruota mossa dall’acqua azionava un meccanismo di pestelli che battevano i chicchi in delle buche di marmo al fine di farli sfregare uno con l’altro per raffinarli. In seguito, il Piloto separava per mezzo di setacci i chicchi buoni da quelli rotti o immaturi.

La tecnologia moderna si basa sugli stessi principi. Il riso grezzo viene asciugato tramite getti di aria calda e sbiancato. Lo sfregamento avviene con un processo meccanico e la separazione dei chicchi tramite un lettore ottico.

La storia della strada del Vialone Nano

La strada del Vialone Nano Castello - EFW

La terra del Vialone Nano è ricca di acqua di risorgiva grazie ai mille canali che si intrecciano nei campi. Dopo la caduta dell’Impero Romano, infatti, si ebbe un grande dissesto idrogeologico che trasformo in palude ampie zone. Durante il Medioevo, per l’abbondanza di acqua, si sviluppò il grande Bosco di Gazzo. L’opera certosina di bonifica operata dai Benedettini consentì la sottrazione di terra alle acque. Nel corso dei secoli la zona si ripopolò e vennero costruite ville e dimore. Gli itinerari della Strada del Vialone Nano ripropone siti storici, culturali ed artistici che esprimono un passato burrascoso e turbolento.Castelli, palazzi e oasi naturalistiche caratterizzano la visita.
L’accoglienza è curata da una perfetta organizzazione tra gli operatori aderenti. Pile, ristoranti, alberghi e musei partecipano attivamente all’accoglienza.

Il Bosco del Re sulla strada del Vialone Nano

Il Bosco del Re di Gazzo che si sviluppò durante il Medioevo è uno dei luoghi più suggestivi. Il tragitto sarà un salto nel tempo che va dalla preistoria all’età moderna. Un itinerario ben organizzato parte da Gazzo e i partecipanti si inoltreranno alla scoperta di questi luoghi. La visita del Museo Archeologico e la piazza della cittadina sono la prima tappa. Quindi, si passa alla visita del complesso del Cèson. La struttura della chiesa risale all’anno Mille. Nel corso dei secoli ci furono ristrutturazioni e ammodernamenti con mattoni e marmi recuperati dalle ville romane della zona. La visita continua al Palazzo dei Merli prima di consumare il pranzo. Il pomeriggio si ammirano gli affreschi profani di Nogara. Con la visita ad una riseria della zona si entra nel vivo della lavorazione del riso. Il turista ha la possibilità di acquistare i prodotti tipici della zona.

Vialone Nano tra acqua e terra

L’itinerario parte da Isola della Scala, la cittadina simbolo della coltivazione del riso. La mattina è dedicata alla visita di un moderna riseria per conoscere la tecnologia di lavorazione e selezione dei chicchi. Quindi, si passa ad ammirare Villa Pellegrini e i suoi affreschi. Il pranzo si consuma presso un struttura ricettiva aderente alla Strada del Vialone Nano. Nel pomeriggio si prosegue con la visita ad un’antica Pila.

Vialone Nano tra Sacro e Profano

Il sacro e il profano si alternano in un percorso che si snoda tra Romanico e Rinascimento. Il luogo è stato sempre terra di culto. Le leggende narrano di riti esoterici che si tenevano nei palazzi sparsi per la zona. La visita inizia a Erbè con i suoi famosi affreschi. Quindi, si prosegue verso la Riseria di Roncarà e il Palazzon del Diaolo. Il pranzo sarà seguito dalla visita a una corte antica e al Museo della Civiltà Contadina.

Castelli e Vialone Nano

La strada del Vialone Nano Castello 2

Il Medioevo è stato un periodo storico particolarmente turbolento. Guerre e battaglie erano all’ordine del giorno. I castelli costruiti in difesa dagli attacchi del nemico, oggi, ne sono testimonianza. Il percorso si snoda attraverso la visita a queste strutture che emergono in mezzo alla pianura. Il percorso della Strada del Vialone Nano parte da Concamarise e in una prima tappa ci si sofferma a Corte dominicale Verità-Malaspina con visita alla Villa e alTabacchificio. Le visita al Castello di Donna Verde a Salizzole e al Castello di Sanguinetto saranno intervallate dal pranzo.

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