Vino Nobile di Montepulciano: produzione, territorio e abbinamenti

Vino Nobile di Montepulciano: produzione e affinamento in legno

Una DOCG 100% toscana, uno tra i vini più antichi d’Italia e un rigido disciplinare che lo controlla, stiamo parlando del Vino Nobile di Montepulciano. Questo pregiato vino rosso ha ottenuto la Denominazione di tutela nel lontano 1980 e può essere prodotto solamente in una zona ristretta della Toscana; cosa lo rende unico? I vitigni che lo compongono e un lungo affinamento in legno.


I vitigni utilizzati per dar vita al Vino Nobile di Montepulciano sono il Sangiovese, o meglio un suo clone che in Toscana è detto anche Prugnolo Gentile, e una piccola percentuale di Canaiolo nero, che non deve superare il 20% del totale; a questi si può aggiungere un’altrettanto piccola quota di uve toscane coltivate nella medesima zona di produzione.

vino nobile di montepulciano
Nel mese di gennaio conseguente alla vendemmia il vino viene sottoposto ad un processo di invecchiamento della durata totale di due anni; l’affinamento può durare minimo 12 mesi in legno più sei mesi in bottiglia più altri recipienti; 18 mesi in legno più altri recipienti oppure 24 mesi tutti in botti di legno.

Vino Nobile di Montepulciano: il territorio

Il Vino Nobile di Montepulciano è una produzione d’elite, ottenuto dalle uve coltivate esclusivamente nel Comune di Montepulciano nel pieno delle colline senesi che si snodano dolcemente tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia e non superano i 580 metri di altezza. La particolare conformazione del territorio, la terra fertile e il microclima toscano conferiscono a questo vino delle qualità organolettiche uniche.

La Strada del Vino Nobile Montepulciano, itinerario immerso nei vigneti, si snoda in una terra plasmata dalla vocazione vitivinicola dei suoi abitanti, che hanno disegnato le colline ricoprendole di lunghi filari diventati simbolo inconfondibile delle colline senesi. L’alternanza di sabbia e argille è la condizione ideale per dar vita a vini strutturati e molto profumati.

Il Vino Nobile di Montepulciano all’assaggio

Inutile dire che assaporare il Nobile di Montepulciano è un’esperienza enogastronomica unica che riserva piacevoli sorprese al naso e in bocca. Nel bicchiere spicca il brillante rosso rubino che vira nel rosso granato proporzionalmente al grado di invecchiamento in botte.

Al naso il profilo olfattivo è intenso ed elegante, il profumo ricorda note di frutti rossi, prugne secche dovute al prugnolo gentile, con note floreali e possibili note di tabacco. Il bouquet è intenso e oltre alle prugne si percepiscono ciliegie, viole e note terrose.

In bocca è un vino equilibrato e ampio dall’aroma persistente con sentori di legno che ricordano il suo affinamento in botte. E’ un vino fresco, dalla spiccata nota tannica, addolcita dall’invecchiamento in legno, e con un finale persistente. Risulta nel complesso un vino morbido se pur fresco, non eccessivamente minerale.

La vinificazione di questo vino è tradizionale, generalmente con una macerazione lunga e l’invecchiamento avviene, spesso, in botti di rovere.

vino nobile montepulcinao

Vino Nobile Montepulciano: abbinamenti con il cibo

Un vino così corposo ed elegante, dalla gradazione alcolica sostenuta, si sposa alla perfezione con piatti altrettanto corposi e strutturati; un ottimo abbinamento è con carni rosse, cinghiale e selvaggina ma anche primi piatti con sughi di carne e ragù. Perfetto con grigliate, spezzatino al sugo, agnello o filetto ai funghi. Le particolari note di questo vino lo rendono comunque piacevole anche con formaggi saporiti come il pecorino toscano o i formaggi stagionati e piccanti, e si può apprezzare anche con dolci speziati e arricchiti con frutta secca e prugne.

Il Nobile di Montepulciano va servito a temperatura ambiente, non al di sotto dei 17-18 gradi, per apprezzarne a pieno il ricco bouquet e tutte le sue sfumature.